Le tranquille stradine di campagna invitano a rilassanti passeggiate a piedi, a cavallo o in bicicletta.
Numerosi sono i luoghi di interesse naturalistico e storico-artistico nelle vicinanze.
È il fulcro dell"itinerario.
Esso è paragonabile ad un piccolo "orto botanico naturale" nel quale numerosi cartelli didattici aiutano a riconosce le numerose specie vegetali e animali che vi sono presenti.
È sempre aperto al pubblico, lussureggiante di vegetazione (pini, aceti, querce, castagni, betulle).
Le sue acque sono popolate da carpe, tinche, cavedani, persici e, in superficie, da cigni, pavoni, germani, anatre e cicogne.
Lungo il Canale scolmatore di nord-ovest corre una strada rettilinea che collega Bareggio con Albairate e che attraversa il Parco dei Fontanili.
È a propria volta residuo di un"ampia area boschiva distratta per essere messa a coltura. Si trova al centro di una zona dì grande interesse archeologico.
È un residuo dei boschi, di assai più vaste dimensioni, che furono riserva di caccia per i Visconti e gli Sforza ma anche fonte di approvvigionamento di legname da riscaldamento e d"opera.
Lungo il suo corso si allineano, nella campagna, numerose cascine.
Di antica origine, nel Quattrocento apparteneva a Filippo della Porta il quale ne aveva destinata una parte a ricetto per i viandanti.
Nel 1550 passò in proprietà alle monache domenicane che vi impiantarono una azienda agricola.
Da segnalare, al suo interno, un oratorio dove si conserva una statua lignea del Cristo di fattura settecentesca. Attigua agli edifici un"altra "nivera" (ghiacciala).
In parte trasformata in ristorante di lusso con attiguo maneggio, preesiste certamente al XVI secolo e nel passato fu cascina fortificata a difesa del ducato di Milano e residenza signorile.
È la classica cascina lombarda, tipico insediamento agricolo a corte chiusa, costruito nella campagna distante dai centri abitati: al suo interno è possibile visitare la ghiacciaia e il forno del pane.